La Federazione F.A.R.E. ha partecipato al Tavolo convocato ieri, 11 settembre, dal Ministero del Turismo in merito alla bozza di testo sulla riorganizzazione dell’imposta di soggiorno in Italia.
“ In merito alla bozza inviata in precedenza dal Ministero, la Federazione ha ritenuto porre all’attenzione del Ministro alcune importanti riflessioni al fine di rendere il nuovo testo in oggetto quanto più equo ed equilibrato possibile – afferma il Presidente Elia Rosciano – ponendo l’accento anche sulla necessità di verificare l’effettivo impiego di questo tributo, da parte dei Comuni, su capitoli di spesa dedicati effettivamente alla promozione ed al miglioramento dei servizi turistici propriamente detti “.
A tal proposito, tenuto conto delle meticolose osservazioni dei vari rappresentanti presenti all’incontro, rispetto alla prima bozza verranno riconsiderate le fasce di spesa, nonché i parametri di elaborazione delle tariffe, non più a camera ma a persona. Ma soprattutto, appare concreta la volontà del Ministro Santanché di porre un obbligo di rendicontazione puntuale da parte dei Comuni sull’effettivo utilizzo degli incassi dell’imposta di soggiorno, soggetto anche a controlli e sanzioni agli stessi. Nei prossimi giorni, il ministero produrrà una nuova bozza rispetto al recepimento dei contributi delle parti presenti all’incontro e che ci verrà sottoposta nuovamente.
Con il nostro intervento abbiamo sottoposto all’attenzione anche del Ministero delle Finanze l’incongruenza sul delicato tema del Modello 21 e dichiarazione annuale dell’imposta di soggiorno. Tema questo, che vede la Corte dei Conti ed i Comuni produrre tesi e richieste spesso contraddittorie anche tra di esse e totalmente in contrasto con la normativa nazionale vigente.
“E’ noto come in passato, le Corti indipendentemente dal merito, dai torti o dalle ragioni, avevano a volte mantenuto e in altre escluso la qualifica di agente contabile in capo al gestore della struttura ricettiva, ma la cosa ‘’drammatica’’ – sottolinea il Presidente Elia Rosciano – è che questo contrasto di giurisprudenza, fin’ora era emerso solo in relazione alle pronunce della Corte intervenuta in Regioni diverse. Mai in contrasto rispetto ad una precedente pronuncia di una medesima Corte, come il caso della Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale per la Lombardia con sentenza n. 47/2024, emessa all’inizio di questo mese, la quale ha ritenuto permanere la qualifica di agente contabile in capo al gestore della struttura ricettiva, anche dopo le modifiche normative introdotte dal D.L. n. 34/2020 e dall’art. 5-quinquies D.L. n. 146/2021.”
Tale decisione comporta che i gestori delle strutture, in qualità di agenti contabili debbano trasmettere il conto giudiziale (modello 21) da inoltrare ai Comuni entro la fine di gennaio ed inviare i medesimi dati all’Agenzia delle Entrate a fine giugno per via telematica.
“Il tutto, – afferma il Presidente – ci appare, in palese spregio delle normative generali che, dal Decreto Bassanini in poi, dovrebbero impedire alla PA di richiedere al cittadino un dato di cui sono già in possesso e ancor più di richiederlo più volte”.
A tal proposito, grazie al nostro intervento, è stato sicuramente molto importante aver ottenuto l’impegno del Ministero delle Finanze e del Ministero del Turismo ad interloquire celeremente con l’A.N.C.I. per snellire la burocrazia a carico dei gestori di strutture ricettive.
“Anche l’incontro di ieri rappresenta un’ulteriore passo in avanti di un percorso costruttivo già incardinato, – afferma il Presidente F.A.R.E. Rosciano – perché la strada intrapresa è foriera dei risultati fin qui auspicati. Soprattutto perché finalmente si dà voce anche al comparto extralberghiero capace di offrire al confronto spunti di riflessione autorevoli, concreti e pragmatici, assolutamente fondamentali per il raggiungimento di un buon obiettivo finale.”