La Federazione F.A.R.E scrive al Ministro del Turismo, On Massimo Garavaglia chiedendo di sostenere tutto comparto ricettivo anche per il 2022; la crisi dovuta dalla Pandemia non è finita e il settore necessita del supporto delle Istituzioni a partire dal Governo centrale, passando dalle Regioni fino ad arrivare a quelle Comunali.
“Senza aiuti concreti non usciamo da questa crisi – commenta la Presidente di F.A.R.E. Delia di Maio – la ripresa auspicata nel 2021 non c’è stata e basta analizzare anche solo i dati dell’andamento dei flussi turistici nel periodo natalizio per comprendere che siamo ancora molto lontani dai numeri degli anni pre pandemia. Inoltre, se consideriamo che per i prossimi mesi il numero di prenotazioni è talmente esiguo da non consentire una programmazione del lavoro, diventa ancor più fondamentale sostenere il settore ricettivo.”
“La Federazione F.A.R.E. rappresenta oltre 15.000 posti letto in tutta Italia, suddivisi tra le diverse categorie di ricettività extralberghiera, le locazioni turistiche/brevi non intermediate e gli agriturismo, e l’indagine svolta dal nostro Osservatorio mette in evidenza che solo nel nei mesi di dicembre e gennaio il calo è stato notevole. Parliamo di oltre il 50% di mancate prenotazioni rispetto al 2019 – continua la Presidente – mentre l’altro 50% di prenotazioni ricevute ha subito un altro enorme calo a causa delle disdette legate alla variante Omicron e alle imposizioni dei Decreti emanati in prossimità della Festività. Le prenotazioni ricevute sono state cancellate per il 75% e solo l’11% delle cancellazioni sono state riprotette.” Anche il Bonus Vacanza non è stato d’aiuto dal momento che il 92% delle prenotazioni non ne ha usufruito.”
“Gli operatori del settore sono allo stremo delle forze ed è per questo che abbiamo chiesto al Ministro di prevedere, per il 2022, non solo di confermare tutte le misure d’aiuto messe in campo nel 2021 ma anche di prevedere ulteriori forme di ristoro e questa volta senza dimenticare le categorie che fino ad ora non hanno ancora ricevuto nulla”.
“Durante il periodo invernale le strutture ospitano prevalentemente clientela business e quest’anno molti gestori sono stati costretti, e lo sono ancora, a dover rifiutare queste prenotazioni in quanto per l’attività lavorativa è ancora sufficiente il Green Pass base mentre poter accedere alle strutture ricettive di ogni tipo è necessario il Green Pass rafforzato. Ne consegue che chi si sposta per motivi di lavoro, e non è in possesso del Green Pass rafforzato, non troverà strutture che possano ospitarlo. Un’ incongruenza, questa – dichiara la Presidente di Maio – che andrebbe chiarita in tempi rapidi dal momento che oltre al danno economico questa potrebbe favorire coloro che non operano nel rispetto delle normative.”