La risposta scritta del Ministro del Turismo, On. Massimo Garavaglia, a seguito dell’interrogazione parlamentare 4/11049 dell’On. Lucia Scanu, cita:
“Le Locazioni ad uso abitativo per finalità turistiche non sono suscettibili di essere qualificate come “strutture ricettive” in senso proprio e quindi, allo stato attuale, il proprietario dell’immobile può chiedere al locatario di esibire il Green Pass, ma non v’è un obbligo di esibizione da parte di quest’ultimo nei confronti del locatore”
Per la Locazione breve e/o turistica non sussisterebbe, quindi, l’obbligo di richiedere il Green Pass.
“Tale affermazione – dichiara la Presidente di F.A.R.E. Delia di Maio – “si pone in netto contrasto con quanto invece espressamente previsto dalle Linee Guida attualmente in vigore, recepite con l’ordinanza del Ministero della Salute del 2 dicembre 2021 e pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 6 dicembre 2021, per cui hanno forza di legge e sono confermate anche dalle FAQ del Ministero che nella tabella delle attività consentite include tutte le tipologie di alloggio”.
“In un momento in cui ancora vige lo stato di emergenza pandemico nazionale, – continua la Presidente – tale indirizzo può generare delle conseguenze che non consentono ai locatori di lavorare con tranquillità. Fin da subito abbiamo evidenziato la difficoltà pratica e oggettiva insita in un controllo continuativo del Green Pass per questa tipologia di ricettività e, poiché riteniamo primarie tanto la sicurezza della nazione quanto quella dell’ospite, ci siamo attivati per avere risposte chiare dalle Istituzioni: purtroppo gli esiti sono stati sinora lacunosi e a volte contraddittori”.
“Nella confusa risposta, il Ministro dichiara di condividere l’esigenza di introdurre delle norme che possano prevedere una modalità di controllo del Green Pass anche nei confronti di fruitori di locazioni brevi senza considerare quanto già stabilito a livello normativo – prosegue la Presidente di Maio – e riteniamo che questa risposta, sebbene provenga da fonte autorevole, non modifica in alcun modo le normative in vigore”.
La Federazione è consapevole della necessità, ormai improcrastinabile, di un riordino totale della giurisdizione relativa a tutte le forme di locazione non residenziale e, auspicando che questo possa avvenire in tempi ristretti, offre la propria totale collaborazione e massimo supporto, nell’interesse del comparto turistico e della sicurezza sanitaria.