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La recente decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge della Regione Toscana sul Testo unico del Turismo non ci sorprende. Come ha sottolineato il nostro Presidente Elia Rosciano โnon cโera un altro possibile esito. La civiltร occidentale, sin dai tempi di Aristotele, si fonda sulla possibilitร dellโindividuo di agire: privare il cittadino di questa possibilitร significa privarlo di ogni dignitร โ.
La legge toscana, con le sue disposizioni in contrasto con la Costituzione e con la libertร di impresa, rischia di sottrarre opportunitร ai cittadini, favorendo una visione esclusiva e discriminatoria del turismo.
โIl turismo non puรฒ essere un diritto di pochi e dei ricchi, ma รจ un diritto di tutti. Tutti devono poter accedere al riposo, allo svago e alla bellezza che solo lโItalia sa offrireโ, ha dichiarato Rosciano.
Lโattacco al settore extralberghiero e lโintroduzione di limiti irrazionali e di carattere โfiscaleโ, oltre a criteri indecifrabili come il โdecoro delle abitazioniโ rischiano di escludere proprio quei cittadini che, con sacrificio e passione, contribuiscono alla bellezza e allโaccoglienza del nostro Paese. Il turismo che tutti desideriamo รจ quello che nasce dallโincontro autentico con il territorio, che solo chi vive e ama la propria terra puรฒ offrire.
Sin dagli incontri preliminari la Federazione FARE aveva indicato alla Regione le misure a tutela dellโextralberghiero e subito dopo lโapprovazione di un testo che aveva ignorato ogni parere la Federazione aveva preannunciato allโassessore Marras che questa legge aveva imboccato una direzione sbagliata e avrebbe dovuto quindi affrontare il vaglio di costituzionalitร .
Oggi, purtroppo, il nostro avvertimento si รจ concretizzato con lโimpugnazione da parte del Governo.
Non possiamo permettere che il turismo diventi un privilegio, ma deve rimanere un diritto di tutti.
